giovedì 18 novembre 2010

La Casa di Mattoni

“Eccomi qua, e ora?”
Il progetto nasce dall’esigenza di favorire la cultura dell’appartenenza tra soggetti che condividono lo stesso territorio attraverso la modalità del Video Partecipativo,  strumento formativo comunicativo utile all’interno di comunità, spazi di aggregazione, centri per immigrati.

Origine dell’iniziativa
Da circa quattro anni la Comunità “Casa di mattoni” di Monteleone di Fermo accoglie minori stranieri non accompagnati. L’idea del progetto nasce dall'esigenza di offrire loro, sin dal loro arrivo in comunità, tutta una serie di informazioni utili alla loro interazione con il nostro tessuto sociale (come si sceglie un medico, cosa fare per iscriversi all'ufficio di lavoro, come avere agevolazioni, ecc.) attraverso uno strumento semplice, diretto e informale che possa sin da subito metterli in grado di orientarsi nel nostro paese.

Contesto e problematica
I minori accolti alla Casa di Mattoni hanno diverse provenienze: Afghanistan, Pakistan, Abania, Irak; sono ragazzi che arrivano in Italia spinti da necessità lavorative e/o in fuga da devastanti guerre; al loro arrivo nel nostro paese sono disorientati, non hanno conoscenza delle leggi sull'immigrazione, delle esigenze sanitarie ed occupazionali e sono in balia degli eventi esterni. Il compito dell'equipe interna alla comunità è quello di fornire loro tutto il necessario per il loro sostentamento, per la loro educazione, per la loro istruzione e per inserimenti lavorativi, all'interno di un clima, quello della “casa”, di affetto e relazioni emotive continue

Obiettivo generale
Obiettivo del progetto è quello di favorire la cultura dell’appartenenza tra soggetti che condividono le stesso territorio offrendo ai partecipanti l'opportunità di imparare a gestire le basi del linguaggio e le tecniche audiovisive come strumento per l'esplorazione, la comprensione e la comunicazione delle complessità culturale e i problemi nei suoi ambiti di vita.

Obiettivi specifici
Prima fase: formazione
Il progetto prevede una fase di formazione attraverso le modalità del Video Partecipativo con l’intento di creare un gruppo forte e coeso che possa poi sviluppare, all’interno del laboratorio, l’idea portante di un cortometraggio.
Seconda fase: narrazione
Questa fase ha come obiettivo quello di girare un cortometraggio (dinamico, diretto, semplice e magari divertente) con i ragazzi della comunità, nelle loro diverse lingue, che, mettendo in scena le problematicità dell’arrivo di uno straniero in Italia,  possa essere strumento di risoluzione sociale e di condivisione sul territorio.
Terza fase: condivisione e diffusione
In questa fase si realizza il DVD del cortometraggio e si porta avanti la distribuzione dei tale supporto  sia in maniera partecipativa (contatti diretti e presentazioni dal vivo in tutte le comunità della zona, negli sportelli immigrazione e in tutti i luoghi sociali che necessitano di tale strumento), sia in maniera multimediale con gli strumenti di social network di internet (Blog, Facebook, MySpace,ecc).

Il progetto è rivolto ai 10 ragazzi ospiti della Comunità e ai 5 operatori interni al servizio ed avrà una durata di 4 mesi (Da gennaio 2011 ad aprile 2011) con incontri settimanali di 4 ore ciascuno negli spazi della Comunità Casa di Mattoni.

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